La Storia del Santuario
Un lungo percorso iniziato nel lontano
XVI secolo
Il Santuario della Madonna della Brughiera è un luogo di culto situato a Trivero - Bulliana nel comune di Valdilana, in Piemonte.
Le origini del Santuario della Madonna della Brughiera sono avvolte nel mistero e nella leggenda.
Secondo la tradizione, agli inizi del XVI secolo, una pastorella sordomuta dalla nascita ricevette miracolosamente la grazia della parola e dell'ascolto in questo luogo.
Questo evento miracoloso rafforzò la devozione popolare alla Madonna, spingendo i fedeli a costruire una cappella in suo onore.
La devozione popolare si concretizzò in fervore d'opere che, nonostante l'assenza di strade carrozzabili, portarono prima alla costruzione della Chiesa Antica e successivamente alla realizzazione della Chiesa Grande, affrescata da Pietro Lace di Andorno (1648-1733).
La chiesa, sorgendo su un punto di confine, fu oggetto di una contesa tra i comuni di Trivero e Mosso Santa Maria, culminata in uno scontro armato ricordato da un affresco nella chiesa maggiore.
Un affresco nella Chiesa Grande illustra la storia della contesa e della miracolosa apparizione della Madonna durante la battaglia.
Le parrocchie dei due paesi si contendevano il possesso della chiesa, e il 25 marzo 1643, giorno della Nunciata, la processione dei mossesi incontrò quella dei triveresi presso il santuario, dando luogo a una battaglia a colpi di sassi e archibugio.
Ma, secondo la tradizione, nel bel mezzo della mischia apparve la Madonna in atto di raccogliere le palle uscite dai fucili affinché nessuno rimanesse ferito.
Questo evento è ricordato come un miracolo della Madonna, che intervenne per proteggere i fedeli.
Spiritualità e
Bellezza artistica
Nel corso dei secoli, la struttura subì numerosi ampliamenti e ristrutturazioni pur mantenendo la sua struttura originale.
La grandiosa ancona lignea, opera di artisti valsesiani, incornicia la tela Adorazione dei Pastori del cremasco Gian Giacomo Barbelli, creando un ambiente di grande spiritualità e bellezza artistica.
La cura per i dettagli architettonici e artistici riflette l'importanza del santuario come luogo di culto e di pellegrinaggio.
Ex Voto e Battaglia delle Sparate
Uno degli elementi più singolari è l'ex voto che testimonia la Battaglia delle Sparate, avvenuta il 25 marzo 1643 che vide gli abitanti di Mosso e Trivero scontrarsi per il possesso della Chiesa Antica. L'affresco all'interno della chiesa ricorda l'evento con la scritta:
«Il 25 marzo 1643, giorno della Nunciata, si spararono molte sparate, senza offesa ad alcuno per miracolo di Maria Vergine»
Questo episodio, seppur violento, è ricordato come un miracolo della Madonna, che intervenne affinché nessuno rimanesse ferito. La contesa tra le due comunità è oggi vista come un simbolo di fede e protezione della Madonna.
Via Crucis e Arte Sacra
Nel XIX secolo, la struttura venne ulteriormente arricchita con la realizzazione di una Via Crucis, collegando il santuario con la parrocchiale di Bulliana. Le cappelle della Via Crucis furono affrescate dal pittore Giovanni Avondo di Balmuccia nel 1835.
Successivamente, Antonio Ciancia di Caprile dipinse le cappelle rimanenti e restaurò quelle dipinte da Avondo. Questo percorso devozionale, composto da quattordici stazioni, permette ai pellegrini di meditare sulla Passione di Cristo mentre si recano al Santuario.
La Via Crucis è una delle caratteristiche più distintive del Santuario, offrendo un'esperienza spirituale profonda ai visitatori.
Rinascita e Sviluppo
Dopo un periodo di stasi iniziato agli inizi del '900, il 18 ottobre 1997, Mons. Massimo Giustetti, Vescovo di Biella, affidò all'attuale Rettore Don Dino Lanzone, coadiuvato da un Comitato Promotore, il compito di rilanciare il Santuario.
Iniziarono ingenti opere di restauro, che incontrarono grande consenso e generosità da parte di enti, industrie e privati.
Il 7 ottobre 2002, Mons. Gabriele Mana eresse la Brughiera a Santuario Diocesano.
Il 23 agosto 2004, il Santuario fu costituito Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto.
Dal 28 gennaio 2009, grazie al vincolo spirituale con la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma, i pellegrini possono usufruire di speciali indulgenze plenarie.
Architettura e Arte
Il complesso è composto da due chiese: la Chiesa Antica, edificata nel XVI secolo sui resti di una pieve del XIV secolo, e la Chiesa Grande.
La Chiesa Grande ospita pregevoli opere artistiche, come la Natività di Gesù di Gian Giacomo Barbelli, collocata al centro dell'altare, e gli affreschi di Pietro Lace.
Il pulpito ligneo visibile sull'altare della Chiesa Grande, è un altro esempio dell'eccellenza artistica.
Nel Settecento furono realizzate anche l'abitazione dell'eremita e gli alloggi a servizio dei pellegrini, dimostrando l'importanza del Santuario come luogo di accoglienza e ospitalità.