La Chiesa Grande

Meraviglia Barocca del Seicento Biellese

Al di là del prato, che in estate si trasforma in Chiesa all'aperto, sorge la meraviglia della Chiesa Grande. Essa rappresenta una delle migliori espressioni del Seicento biellese; si tratta di un barocco che coniuga la solidità dell’eleganza col rispetto del senso della misura.
Ad un esterno estremamente semplice fa da contrasto un interno ricco ed elaborato.

La Chiesa Grande del Santuario di Nostra Signora della Brughiera si distingue per la sua architettura barocca che unisce sobrietà esteriore e ricchezza interna. Le tre navate sono segnate da due ordini di colonne in pietra, che conferiscono alla struttura un senso di maestosità e armonia.

I soffitti a volta, magnificamente affrescati dall'artista Pietro Lace di Andorno (1648-1733), sono un esempio superbo della decorazione barocca che ancora oggi si può ammirare nel loro stato originale, mantenutosi inalterato nel corso dei secoli.
Le pareti, invece, presentano un motivo geometrico dipinto con effetto Tromp d'oeil, che ricorda le Azulejos spagnole ma con toni decisamente più caldi e accoglienti.

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Nella navata di destra, è possibile ammirare una tela seicentesca raffigurante San Giovanni Battista, restaurata nel 2004 sotto la cura del DocBi, che testimonia l'importanza della conservazione delle opere d'arte sacra del santuario.

Tra le opere più celebri, spicca sull'altare maggiore l'Adorazione dei pastori, dipinta dal pittore cremasco Gian Giacomo Barbelli, considerata un capolavoro per la sua eleganza e delicatezza.

Questa tela è incastonata in una maestosa ancona lignea settecentesca, realizzata dagli artisti Valsesiani e restaurata nel 2005 grazie al sostegno del DocBI.

Ex Voto: testimonianza storica

Nella navata di sinistra, è esposto il grande ex voto del biellese raffigurante la Battaglia tra i Mossesi e i Triveresi per il possesso della Chiesa Antica. Questa tela, attribuita a Pietro Lace di Andorno (1648-1733), è un testimonianza storica dell'evento miracoloso associato alla protezione della Madonna della Brughiera.

Il cartiglio alla base dell'opera riporta il ricordo del miracolo avvenuto il 25 marzo 1643, durante la festa della Nunciata, quando si svolse uno scontro senza feriti, miracolosamente interrotto dall'apparizione della Vergine Maria.


1643, giorno della Nunciata, si spararono molte sparate senza offesa d'alcuno per miracolo di Maria Vergine …

L'antico e elegante pulpito, ora utilizzato come altare, è un'altra testimonianza dell'abilità degli scultori valsesiani del XVII secolo, datato precisamente al 1679, che arricchisce ulteriormente la spiritualità e la bellezza della Chiesa Grande del Santuario di Nostra Signora della Brughiera.